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Avvistarli è difficile: alcuni degli animali più rari del mondo (e a rischio estinzione)

Bellissimi, a tratti misteriosi e purtroppo anche pochissimi: questi animali sono a rischio estinzione per molteplici motivi, molti di questi legati all'attività umana, spesso invasiva o crudele.

Presto tutti questi animali potrebbero scomparire perché negli ultimi anno la loro popolazione si è ridotta di parecchie unità: in più, molte di tali specie hanno un comportamento schivo e riservato, il che rende veramente difficile avvistarle e realizzare una stima del numero di esemplari rimasti.

Sfoglia la fotogallery per conoscere meglio e vedere questi splendidi animali, spesso difficilissimi da scovare in natura, anche solo per scattarne delle fotografie. 

Freepik, Wikimedia Commons
Avvistarli è veramente difficile: ecco alcuni degli animali più rari del mondo (e a rischio estinzione)
Bellissimi, a tratti misteriosi e purtroppo anche pochissimi: questi animali sono a rischio estinzione per molteplici motivi, molti di questi legati all'attività umana, spesso invasiva o crudele. Presto tutti questi animali potrebbero scomparire perché negli ultimi anni la loro popolazione si è ridotta di parecchie unità: in più, molte di tali specie hanno un comportamento schivo e riservato, il che rende veramente difficile avvistarle e realizzare una stima del numero di esemplari rimasti. Sfoglia la fotogallery per conoscere meglio e vedere questi splendidi animali, spesso difficilissimi da scovare in natura, anche solo per scattarne delle fotografie. 
Freepik
Leopardo delle nevi (Panthera uncia)
Il leopardo delle nevi è originario delle montagne dell'Asia Centrale. Questo splendido felino vive negli altopiani tra i 3350 e i 6700 metri di altitudine. Gli studiosi della "Snow Leopard Survival Strategy" hanno cercato di fare una stima della popolazione di questa specie, valutandola su circa 6000 unità. Tuttavia, si teme che gli esemplari in età riproduttiva siano meno di 2500 a causa del bracconaggio e della distruzione del loro habitat. 
Mathias Appel, Wikimedia Commons
Vari rosso (Varecia rubra)
Il vari rosso vive nelle foreste pluviali di Masoala, nel nord-est del Madagascar, di cui rappresenta uno dei primati più grandi in termini di dimensioni. Il suo habitat è costantemente minacciato dal disboscamento: perciò, questo lemure è considerato a rischio critico di estinzione. Per tutelare gli esemplari rimasti, nel 1997 è stato creato il Parco Nazionale di Masoala, ma parte della popolazione vive fuori dai confini del parco ed è soggetta alle minacce della caccia e della cattura per il commercio illegale.
Stavenn, Wikimedia Commons
Tamarino calvo (Saguinus bicolor)
Questo piccolo primate vive nella regione a nord del Rio delle Amazzoni, in Brasile, nella foresta pluviale. Purtroppo, il tamarino è in via d'estinzione a causa dell'attività umana, che sta distruggendo il suo habitat: gli uomini, infatti, stano costruendo sempre più edifici nei pressi di Manaus, città molto vicina alle aree in cui vive tale primate. 
Marco Tersigni, Wikimedia Commons
Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus)
L'orso bruno marsicano è una sottospecie dell'orso bruno comune che vive esclusivamente nell'Italia centro-meridionale: in particolare, è localizzato tra le regioni Abruzzo, Lazio e Molise, dove sopravvive un totale di circa 55-85 orsi. È chiaro quindi che questa specie sia criticamente vicina all'estinzione, oltre che difficilissima da rintracciare, essendo molto schiva e avendo abitudini quasi esclusivamente notturne. A causare la riduzione della specie è stata la caccia sfrenata negli scorsi secoli: inoltre, l'orso bruno marsicano è caratterizzato da un bassissimo tasso riproduttivo. 
Wikimedia Commons
Toporagno elefante (Macroscelides proboscideus)
Si pensava che questo adorabile animale fosse estinto. Tuttavia nel 2018, per fortuna, sono stati avvistati 12 esemplari nel Gibuti. Il toporagno elefante è molto raro e tende a mimetizzarsi e a scappare via velocemente, ecco perché è rarissimo rintracciarlo e determinare il numero preciso di esemplari esistenti. 
Huangdan2060, Wikimedia Commons
Neofocena dello Yangtze (Neophocaena asiaeorientalis)
Questo cetaceo è originario dell'Asia orientale ed è endemico del Fiume Azzurro, in Cina, dove rappresenta l'ultimo cetaceo d'acqua dolce rimasto, dopo la sempre più probabile estinzione del Lipotes vexillifer. A minacciare questa specie è soprattutto la pesca illegale che si avvale di attrezzature pericolose, ma un'altra causa è l'inquinamento delle acque, legato al commercio navale. Attualmente, è attivo un programma di conservazione per garantire la tutela degli esemplari rimasti.
Wikimedia Commons
Squalo angelo (Squalina Squalina) 
Lo squalo angelo vive nelle acque dell'oceano Atlantico, ma è stato rintracciato anche nel mar Mediterraneo. Il suo stato di conservazione è a livello critico, tant'è vero che la sua pesca è vietata: è stata proprio la pesca selvaggia a ridurre drasticamente il numero di esemplari di squalo angelo. 
Harrybalais, Wikimedia Commons
Aquila delle Filippine (Pithecophaga jefferyi)
Dal punto di vista della lunghezza, questa maestosa aquila è la più grande del mondo, poiché raggiunge gli 86-102 centimetri. Tale specie è in pericolo critico e la sua popolazione si è ridotta vertiginosamente negli ultimi decenni a causa della distruzione del suo habitat, dovuta alla deforestazione. Questo rapace è stato dichiarato Uccello Nazionale delle Filippine: qui, chi ne uccide un esemplare è punibile fino a 12 anni di carcere!
Valerius Tygart, Wikimedia Commons
Pangolino arboreo (Manis tricuspis)
Questo mammifero vive nelle zone tropicali dell'Asia meridionale e nell'Africa subsahariana, ma un tempo era molto più diffuso. La popolazione si sta riducendo sempre di più, in quanto questa specie è illegalmente cacciata per la sua carne, nonostante il suo commercio sia in realtà proibito. Anche le squame sono oggetto di un esteso traffico di contrabbando internazionale.
Charles J. Sharp, Wikimedia Commons
Gaviale del Gange (Gavialis gangeticus)
Si tratta di uno dei coccodrilli più lunghi al mondo ed è caratterizzato da un muso lungo e affusolato. Questa specie vive nei fiumi delle pianure del subcontinente indiano, ma la popolazione è diminuita drasticamente: nel giro di 60 anni, il numero è calato da 5.000-10.000 gaviali fino a circa 500. Questi coccodrilli venivano uccisi dai pescatori e dai cacciatori per la loro pelle o per essere esposti come trofei. Inoltre, il loro habitat è sempre più inquinato, oltre ad essersi ridotto a causa dell'estrazione della sabbia che ha modificato il corso dei fiumi. 
Jack Hynes, Wikimedia Commons
Rinopiteco dorato (Rhinopithecus roxellana)
Originaria della Cina, questa buffa scimmia (che sembra abbia esagerato con la chirurgia estetica) è in fortissimo pericolo di estinzione. Il calo di individui di tale specie è legato all'aumento vertiginoso della popolazione umana nei pressi del suo habitat: ciò ha provocato una vasta deforestazione per lasciare spazio a terreni agricoli e coltivabili. La caccia a queste scimmie è assolutamente vietata: nonostante ciò, il numero di esemplari stimato è tra gli 8.000 e i 15.000 individui.
Purplepumpkins, Wikimedia Commons
Gatto di Iriomote (Prionailurus iriomotensis)
Il Gatto di Iriomote è un gatto selvatico che vive esclusivamente sull'isola giapponese di Iriomote. Secondo le ultime stime, la sua popolazione è di circa 100 esemplari, in quanto la caccia illegale e la distruzione del suo habitat ne hanno ridotto drasticamente il numero di individui, nonostante nel 1977 questo felino sia stato dichiarato Tesoro Nazionale Giapponese. 
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28/04/2024
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